Marina ci scrive righe piene di Hermes. Leggete e quindi sentite le mie parole.
Gabriele,
riguardo al Gatto Cesare, oggi il suo padrone mi ha chiesto se voglio prenderlo in casa con me! Hi,hi,hi…che stregaccia che sono!
Pensa che in questi giorni pensavo a Cesare e credendo che avesse traslocato poco lontano da qui, dove perlatro il suo padrone ha comperato una villa, mi ero decisa di andare a trovarlo un giorno o l’altro… Poi, oggi, il padrone mi ha salutato moggio moggio dal giardino accanto, era venuto a prendere dei rimasugli di cose ed io gli ho chiesto di Cesare e lui mi ha detto che soffre tanto nell’appartamentino zona Piazza Bologna dove si sono trasferiti e mi ha detto che entra nella gabbietta e chiude lo sportellino come per dire che vuole venire qui e, siccome, durante il giorno stava qui in casa, lui ha pensato che volesse venire da me!
Fra l’altro, un mio amico “stregone” l’altro giorno mi ha detto: “Te lo ha portato via!”
Beh, insomma, la telepatia tra esseri umani va bene…ma adesso che uno recepisce i pensieri del gatto! Bah, sarà quella che gli antichi chiamavano “la simpatia di tutte le cose”!
Baci…in fondo, mi sento un tipo strano, tanto che a volte mi sorprendo a guardarmi con sospetto, come se ci fosse qualcuno dentro di me che non sono proprio io…
Cara, siamo “abitati” da altre personalità. In questo caso, secondo Jung, tu hai preso contatto con l’Amico interiore. Insomma il Doppio Celeste. Cesare ha stabilito un contatto. I gatti avvertono le essenze e gli spiriti dei luoghi.
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Benedetto senso di estraneità…..
Uno solo,professore? Un solo amico interiore? Una sola voce della coscienza? magari..io come minimo ne conto tre,più la parte maschile e su ogni idea ciascuno la percepisce e la interpreta a proprio modo.Per decidere io devo fare una specie di summit.Ogni idea,ogni parola potenzialmente è una porta per nuove personificazioni,ed ogni immagine crea una sua ombra.Generano,prolificano ed il mio Io si sta arrampicando per tentare di dare un senso a questo allegro guazzabuglio interiore,ma a volte è come mettere ordine in un’osteria
Amalia, osteria tu ….
guarda il MIO….
GUAZZABUGLIO INTERIORE
[ ed è solo una parte, del condominio… ]
😉
Alessandra,
scusami sai, ma sono un po’ tarda. Cosa intendi per senso di estraneità? Forse, fai rieferimento alla voce arcana del doppio con la quale occorre familiazzare per recepirne i messaggi in codice dell’anima?
Ho capito bene?
Baci
Amalia,
adoro il termine “guazzabuglio”.
Gabriele,
le tue parole mi commuovono…e siccome mi sono abituata a diffidare delle mie reazioni mi sono chiesta il perché. Forse mi lusingano?, mi sono detta; in realtà non è così. Sono commossa semplicemente perché, se quanto tu dici corrisponde al vero, allora, anche una vita come la mia ha un senso…lassù.
Grazie.
Per Amalia..forte l’osteria!
Chissà perchè ho nostalgia di entrare in una vera osteria, di quelle che si leggono nei libri, tra marinai guerci, individui loschi ma dal cuore buono, insomma la tua, germinante di ombre è bellissima.Mi piace.Il mare in tempesta, le lanterne, i vecchi tavolacci, la salsedine, l’oste scorbutico, praticamente il bar vicino casa ha l’oste scorbutico ma gli manca tutto il resto….
Cara Bimbola,
e’ confermato l’appuntamento per mercoledi’ 28, alle ore 17:00, a casa tua?
Fammi sapere, baci baci!
Ti aspetto…Vi aspetto…la tigre va svegliata…ma è possibile sentire una tigre belare?
Per Map pina
Sinceramente? Li trovo tutti molto simpatici,parecchio sbruffoni quando si perdono a raccontare di avventure mai vissute..La sola cosa imbarazzante è che L’Io là in mezzo è considerato un po’ lo scemo del villaggio con le sue carte nautiche a cercare di organizzare la rotta..
@Amalia, per me le mappe sono le persone che incontro…mi chiamo Map pina per questo, come mappa sono piuttosto ammappinata…viva viva la filastrocca dei pirati: “quindici uomini,
quindici uomini,
sulla cassa del mooorto,
ed una boottigliaa di RUuM..”
La conosci?Ciao, smappo via…
La conosco,oh sì..la chiocciolina prima del mio nome mi ha fatto morire..Grazie Map pina ammappinata( questo aggettivo mi ha fatto pensare ad un gattino con il pelo morbido che gioca con un gomitolo di lana rossa…Ciao
=^..^= arimijao @malia..
poesia amaliesca:
Di Mapponcello
gatto assai bello
un pò mascalzoncello.
zampa zampetta
ci lasciai curiosando
eppur seguivo un
filo, arrivai dal Minotauro
bruttino ma gentile
gli tolsi la zecca
e allor
l’ombratile essere
fu disponibile
mi disse in cirillico
non colpirei
mai te nè Teseo
caro gatto Mappo
tu vai ora e rivela
il mio segreto ad
Amalia sorella bella
di Ariannella l’insipida
grulla e cosi fù
che Teseo si salvò
grazie a me ed al rotolo
del mio rosso gomitolo..
Nessun mai lo seppe
ma per pranzo ebbi 3 seppie..
e’ favolosa!! Mappo..il prossimo gatto… GIURO lo chiamerò Mappo…Grazie chiocciolina @!!!
@malia arimjao et merci a toi!
Oggi sono un Mappo – French.