Carissime amiche e carissimi amici, considero questa magnifica lirica della poetessa russa Marina Cvetaeva (1892-1941) una delle più intense, struggenti, scardinanti e traboccanti d’Eros mai scritte. Mi piace, spesso, ripeterla a memoria… grazie a MNEMOSYNE l’arte non è più esclusivamente del creatore, ma diviene anche nostra, di tutti, scorre nelle nostre vene e “trilla beatamente” nella nostra Anima… Con affetto. A presto!
Indizi
Come spostando pietre:
geme ogni giuntura! Riconosco
l’amore dal dolore
lungo tutto il corpo.Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l’amore dal lontano
di chi mi è accanto.Come se mi avessero scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l’amore dal pianto delle vene
lungi tutto il corpo.Vandalo in un’aureola
di vento! Riconosco
l’amore dallo strappo
delle più fedeli cordevocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.
Riconosco l’amore dal boato
– dal trillo beato –
lungo tutto il corpo!(29 novembre 1924)
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