Inconscio e Magia – Psiche: “La gelosia che ha una benda sugli occhi”

Carissimi, questa notte su Rai 1 alle ore 3:15 circa, andrà in onda la terza puntata speciale di Inconscio e Magia – Psiche del ciclo dedicato alla gelosia. Aprirò la trasmissione con questi versi della nostra, immensa, Alda Merini (1931-2009):

Gelosia

O animale infruttuoso e becero
che insidi il cuore dell’uomo
e come bruco in una mela giovane
metti il tonfo del tuo peccato.
Tu non sei ilare come il verso
che cresce nel sentimento
sei forzato e gelido
come una mano di morte.

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19 Risposte

  1. Questo commento non c’ entra con la poesia, ma è un ‘ appello a lei, Gabriele La Porta. E’ tanto tempo che intrattiene piacevolmente il suo pubblico, e non solo come servizio pubblico, ma offrendo la sua anima ai telespettatori.
    Da in pasto il suo essere senza riserve ed è anche questo il compito della poesia.
    Saziare là dove c’è il vuoto e riempire dove non esiste più un senso. Secondo me con il suo programma ha aiutato molte persone che oramai, seguendola da tempo, si sono assuefatte alla vita, a questo banchetto notturno, fornito da lei e dalla sua trasmissione.
    Ora non può abbandonare questi affezionati di punto in bianco, ANDANDO IN PENSIONE, dopo aver partorito, cresciuto e allevato il progetto di questo programma e adesso trovandosi proprio al culmine, lasciarlo.
    Neanche affidando la conduzione ad un altro candidato, almeno non in questo momento.
    Ci vorrebbe un giusto tempo per stabilizzare completamente la trasmissione con la sua conduzione per un periodo un pò più lungo, forse DUE ANNI, e allora poi lasciare questo tesoro in eredità nelle mani di qualcun ‘altro.
    Tutto ciò vuole essere un semplice spunto di riflessione e a prescindere dal momento in cui andrà in pensione, anche se spero più tardi possibile, però so che non manca molto, la volevo ringraziare per tutto quello che ha fatto e per aver ideato un programma tanto bello!!!
    Grazie di cuore le auguro le migliori cose.

  2. E’ l’amore, misura perfetta e reinventata, ragione meravigliosa e imprevista … Tutti abbiamo conosciuto lo spavento del suo concedersi e del nostro: oh godimento della nostra sanità, impeto delle nostre facoltà, affetto egoista e passione per lui, lui che ci ama con tutta la sua vita infinita…
    E noi l’abbiamo nel ricordo ed egli viaggia… E se l’adorazione se ne va, squilla, la sua promessa squilla: «Indietro queste superstizioni, questi antichi corpi, queste coppie e queste età. E’ questa, l’epoca che ha fatto naufragio!»

    rimbaud; illuminazioni, genio

    Vorrei che commentaste questa «illuminazione»
    anche in una prossima puntata

    grazie

  3. …inevitabile la gelosia come l’amore, figlia dell’amore, cieca come il suo genitore, all’improvviso sveglia in noi l’irrazionale, ma, se all’amore ci si abbandona, da essa, spesso, occorre difenderci, toglierle ossigeno affinché non renda invisibile al nostro cuore la verità…

  4. Definimus animam Dei flatu natam, immortalem, corporalem, effigiatam, substantiam simplicem, de suo sapientem, varie procedentem, liberam arbitrii, accidentis obnoxiam, per ingenia mutabilem, rationalem, dominatricem, divinatricem, ex una redundatem – Tertulliano, De Anima (I, 22)

  5. la trasmissione da lei condotta è stata per me come una folgore nel buio, in una notte di insonnia dove la tv poteva sembrare l’unico Morfeo possibile.
    l’ora così scomoda in cui vengono trasmesse le sue puntate, mi ha fatto riflettere sul fatto che in italia nelle ore pomeridiane tutti snobberebbero un programma talmente interessante e altamente istruttivo, se mai venisse proposto.
    così noi che ci nutriamo di letteratura, ancora una volta siamo relegati nel buio della notte, ad attendere.

    ieri notte ho guardato con interesse alla trasmissione che aveva come tema trainante la gelosia.
    lei ha giustamente evidenziato che la gelosia a differenza delle sue sorelle, viene dal sentimento insito della ratio e non dall’emozione sfera dell’inconscio.

    nella poesia di Alda Merini ( poetessa semplicemente stupenda) ho notato come la gelosia diventi un animale, animale che credo sia sprovvisto di anima, o per lo meno di sentimenti decenti che condurrebbero ad un fine positivo.
    inoltre è infruttuoso, quindi privo di qualsi voglia utilità, non apporta al rapporto nulla di nuovo o non lo nutre come invece farebbe l’amore, per lo più è becero, ovvero sguaiato e volgare.
    in realtà quante volte abbiamo assistito a litigi di gelosia, in tali casi il contegno va a farsi benedire e tra gesti e parole che fuoriescono dalla bocca, non si capisce se la persona sia ancora padrona di sè oppure sia stata colta da follia.
    perchè in effetti la gelosia opera con meticolosità, al momento giusto trova le parole e sa come un felino raggirare l’ostacolo e agguantare la propria preda.
    è, come dice saggiamente la merini, un bruco( animale infruttuoso e becero) che scava la mela giovane ( frutto invece assai fruttuoso, pieno di linfa e vita), facendola marcire, rendendola oramai non più utile, privandola della sua essenza, perchè il vuoto perpetrato nel cuore è condotto a peccare, e a non essere di conseguenza più puro d’amore.
    appunto non è un sentimento che porta ilarità bensì forzatura e gelo.
    l’uomo diventa calcolatore, diventa follemente lucido, i suoi sensi si allertano per scovare il peccato nell’altro, peccando a sua volta di poca fiducia.
    insomma è come una mano di morte che si inserra sul cuore è spira solo aria gelida di morte.
    sembra quasi di vederla la faccia corrucciata e abbruttita dalle rughe del sospetto, sembra la faccia della morte, che s’appresta verso la sua prossima vita!

    scusate se sono stata così prolissa, ho sentito poco riguardo ad un commento della poesia della Merini, io ho potuto dire solo quello che ho sentito e percepito dalla poesia.
    cordiali saluti
    elisabetta

  6. Alda Marini ha sempre misurato le sue emozioni attraverso la musicalità dei versi. La gelosia spezza quell’armonia che per lei è fonte di guarigione psichica: si insinua come bruco nella mela succosa… di Eva.

  7. “Siamo poeti poveri, fatti di vesti pesanti
    e intime calure di bosco.
    Siamo contadini che portan la terra a Venere.
    Siamo usurai pieni di croci.
    Siamo conventi che non danno sangue.
    Siamo una fede senza profeti…
    ma siamo poeti….” Da” Poeti “di Alda Merini

    Grande Gabriele ,

    Non trovo le parole per esprimere tutta la mia gratitudine a te e alle persone splendide ,presenti nella trasmissione di oggi !
    E’ stato esaltante ,in occasione della giornata mondiale della poesia , ricordare Alda Merini, ape furibonda che cantava la meraviglia della vita avendone conosciuto ll dolore e la sofferenza. Nonostante la vita sofferta, la certezza che sia stata una vita vissuta fino all’ultima goccia ci viene dai suoi stessi versi: “Io la vita l’ho goduta tutta, a dispetto di quello che vanno dicendo sul manicomio.
    Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno…. per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara”.

    Dedico a te, ad Alda e a tutti gli amici della redazione questa mia ! Abbracci immensi ………..Maria

    πάθει μάθος

    Sembrò che cantasse
    nel silenzio
    della tarda mattinata
    il mare
    il mio mare
    di cento colori
    in lieti accordi
    d’echi ritmici e sonori
    Ma fra nubi di latta
    sulle strade sabbiose
    chissà perchè
    m’accorsi dopo
    del vento
    sulla mia pelle
    velata di sale
    Sembrò che soffiasse
    più lieve
    sulle tempie
    parole
    che non compresi
    coi colori d’erba
    e rugiada
    nel profumo caldo
    di resina e d’aranciara

    Con palpebre d’altri tempi
    l’Etna
    dalle sue radici
    sembrò che cantasse
    tò πάθει μάθος

    N.B. Tengo a precisare(a scanso di equivoci) io e Maria del commento precedente non siamo la stessa persona!

  8. Mi ha colpito l’immagine che ha della Gelosia.E’ assai originale perchè la associa a qualcosa di freddo e di mortale mentre è spesso associata al rosso della passione ,al fuoco divorante,più al sangue che alla morte per gelo.D’altronde il gelo è contenuto nella parola Gelosia..e non ci avevo mai fatto caso.

  9. La gelosia – che insidia il cuore dell’uomo privandolo della gioia e che la poetessa associa al peccato – è l’invidia?

  10. la gelosia porta alla distruzione una coppia e nella poesia è ben presente questo concetto. L’ esaurirsi di un amore e il tormento senza tregua nella testa dell amante uccide il sentimento e alla fine lascia solo una sensazione fredda, il freddo di una mano morta.

  11. La gelosia morbosa esaurisce il rapporto fino a distruggerlo. Merini lo descrive bene come un tarlo che trapana la mente e porta
    poi al gelo della solitudine.

  12. Vedi Rossano,
    come Tertulliano fosse uno psicologo analista?

  13. Cara Elisabetta, sei stata splendidamente lunare.

  14. Cara Maria,
    lo so che siete 2 Marie. E tu, come al solito, conosci POIESIS.

  15. Temo proprio di si’, cara Valeria!

  16. Vedi Anna,
    purtroppo non dipende dalla mia volontà.

  17. E vabbè allora non capisco,professore..c’è gente in Rai che presenta programmi,pur essendo ben oltre alla età pensionabile..ripeto la mia proposta..fare il suo programma in rete..??

  18. Cara Amalia,
    grazie… vedremo di fare il possibile! A presto

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