Inconscio e Magia – Psiche: “Gridi d’amore”

Amiche e amici amatissimi, eccovi oggi l’amore cantato dal grandissimo Guillaume Apollinaire (1880-1918), in questa sorprendente lirica in cui gli Dèi e il Mito ci sono donati con una intensa naturalezza… Presenterò questa lirica nella mia trasmissione Inconscio e Magia – Psiche in onda nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 febbraio su Rai 2 verso le 2:20 circa.  Buona giornata. A presto!

Il canto d’amore

Ecco di che cosa è fatto il canto sinfonico dell’amore
C’è il canto dell’amore di un tempo
Il rumore dei baci sperduti degli amanti illustri
I gridi d’amore delle mortali violate dagli dèi
Le virilità degli eroi favolosi erette come pezzi contraerei
L’urlo prezioso di Giasone
Il canto mortale del cigno
E l’inno vittorioso che i primi raggi del sole hanno fatto
cantare a Memnone l’immobile
C’è il grido delle Sabine al momento del ratto
Ci sono anche i gridi d’amore dei felini nelle giungle
Il rumore sordo delle linfe montanti nelle piante tropicali
Il tuono delle artiglierie che compiono il terribile amore dei popoli
Le onde del mare dove nasce la vita e la bellezza

C’è là il canto di tutto l’amore del mondo

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12 Risposte

  1. Per il poeta tutto l’amore del mondo… degli dei è fatto di rumore, gridi, inni vittoriosi, urla, tuoni…
    Il verso “… Il tuono delle artiglierie che compiono il terribile amore dei popoli “, intreccia il concetto di amore a quello di morte: nel mondo di Anima amore e morte, vita e morte si compenetrano e si armonizzano.

    Baci silenziosi!

  2. Ancora una volta letta con Anima… Baci silenziosi a te, cara Valeria!

  3. carissimo prof. Gabriele,

    sto ascoltando la trasmissione. Si parla di un amore bruciato dalla passione. Sono perfettamente d’accordo. L’amore con la A maiuscola è Eros, intermediario tra uomini e dèi. La mania è la fonte di ogni sapienza, ma, quando si parla della mania erotica, è una sapienza dionisiaca, primitiva ancora confusa che apre le porte agli orti di Giove, dove le idee vi si trovano “come arbori in un orto”; una sapienza propedeutica a una sapienza che si potrebbe definire apollinea (Apollo è l’altra faccia di Dioniso), di stampo logico, ma mai perfetta nell’uomo; solo il dio vede ciò che è stato, che è e che sarà.
    Non resta che un inno all’Amore che brucia; all’uomo non resta che questo per una “visione” immediata, intuitiva del divino in una morte istantanea dell’individuo, in un’unione alogica col divino. Platone è esemplare nel mostrare questo.
    Ho trascorso un periodo di studi a Parigi l’anno passato e uno degli ospiti ha citato all’inizio proprio una lirica che usavo leggere a Parigi e, proprio al riguardo, non posso esimermi dal riportarla:
    Le Pont Mirabeau

    Sous le pont Mirabeau coule la Seine
    Et nos amours
    Faut-il qu’il m’en souvienne
    La joie venait toujours après la peine

    Vienne la nuit sonne l’heure
    Les jours s’en vont je demeure

    Les mains dans les mains restons face à face
    Tandis que sous
    Le pont de nos bras passe
    Des éternels regards l’onde si lasse

    Vienne la nuit sonne l’heure
    Les jours s’en vont je demeure

    L’amour s’en va comme cette eau courante
    L’amour s’en va
    Comme la vie est lente
    Et comme l’Espérance est violente

    Vienne la nuit sonne l’heure
    Les jours s’en vont je demeure

    Passent les jours et passent les semaines
    Ni temps passé
    Ni les amours reviennent
    Sous le pont Mirabeau coule la Seine

    Vienne la nuit sonne l’heure
    Les jours s’en vont je demeure

    Guillaume Apollinaire (1880 – 1918)

  4. genti.mo Prof. LA PORTA
    sono un poeta ( almeno così mi definisce chi mi conosce)
    io invece mi ritengo un menestrello un cantastorie un romantico un sognatore. Sono affascinato dalla sua filosofia
    mi sentirei un eletto se potessi inviarle una delle mie liriche
    e sentire da lei un commento filosofico per capire che cosa io riesco a trasmettere attraverso le mie licenze poetiche.
    La ringrazio e la saluto cordialmente e le voglio dire che la sua trasmissione è interessantissima. Francesco ROTUNNO

  5. Caro Francesco,
    grazie. Puoi spedirle a anima@rai.it, o a rainotte@rai.it.

    A presto!

  6. Quasi di notte,all’alba presto ho ascoltato le poesie: il giorno saràmeno lungo, più luce ci sarà in tutto.Grazie.

  7. Grazie di cuore, carissima Rita!

  8. buongiorno Professore, mi permetto di congratularmi con lei per la sua vivacissima trasmissione( alimento di saggezza per la mente e l’anima) con un piccolo neo: l’orario. suggerirei la messa in onda nella fascia oraria di prima serata (magari al posto di qualche superfluo inutile programma); ne gioveremmo tutti ma soprattutto i giovani. mi dispiace non poter essere presente all’incontro di oggi a Campo de’ Fiori per un impegno non prorogabile
    cordialità
    giuseppina

  9. Cara Giueseppina,
    grazie delle tue parole (anche se sarebbe praticamente impossibile- credimi – andare in onda in orari diversi da quelli della NOTTE). Ci saranno altre occasioni d’incontarci. A presto!

  10. Cara Valentina,
    concordo. Grazie del tuo contributo significativo. A presto!

  11. Gentile prof.La Porta
    seguo la sua trasmissione quando mi è possibile e la ringrazio perciò che riesce a farci “vedere” ! ascoltare le sue parole è un riportarci a noi stessi, un ritornare a contatto con la nostra anima, la parte più nascosta ma anche la più preziosa: la ringrazio ancora per tutto quello che riesce a farmi “cogliere”.
    carla maria d’andrea

  12. Grazie di cuore per le tue parole, cara Carlamaria! Un abbraccio!

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