Gentilissimi amici, oggi, come sapete, sono nella splendida Liguria per tenere una lezione all’Accademia Estetica Internazionale di Rapallo in occasione della terza conferenza del Corso Monografico Creatività e dolore. Questo pomeriggio, alle ore 16.00, interverrò con la relazione: «Rimane soltanto un cuore sacro e indicibile» (Empedocle 134,4-5). La dolorosa individuazione. Il Corso, coordinato dal prof. Alessandro Di Chiara, Direttore dell’Accademia, desidera sviluppare una ricerca sul rapporto che intercorre tra l’esperienza estetica e la melanconia dell’uomo di genio, come scaturigine dello slancio creativo. Il mio intervento prenderà le mosse da alcuni passi dell’Alcesti, attraversando poi le visioni di Nietzsche e il pensiero di Schopenhauer, per giungere alla Sophia profondissima di Empedocle. Vi lascio un frammento della mia lezione. Vi auguro un buon weekend, a presto!
“Dietro il mondo si nasconde qualcos’altro: se lo meritiamo, possiamo raggiungerlo sbarazzandoci del mondo stesso.”
(ARTHUR SCHOPENHAUER)
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Caro Gabriele ,io e il volpone..spesso ci confrontiamo nel viaggio che stiamo compiendo.Io sono fiducioso e ho fiducia anche per il Volpone che alla fine qualcosa di ci meritiamo,non per essere ecccendrici ,bravi ecc cosa che appartiene a una tipologia di culutura che non fà parte di (noi),ma perchè più delle volte ,nei colloqui telefonici,analizziamo la nostra ombra e scopriamo sempre qualcosa che ci sfugge.Solo attraverso il dolore possiamo raggiungere il divino…è la dura realtà……
Prof. ma come si permette il Volpone ..le vuol far bere la coca-cola?…uhm UHmm, è rigorossisimamente prendere provvedimenti per farla rientrare nei ranghi di DIONISO.
( chi sà quante me ne tira dietro..quella Circe li..)
con affetto
il viandante
Buonasera, professore. Ho seguito con molto interesse (per la seconda volta, sempre un piacere…) la Sua lezione ieri a Rapallo. Appena tornata a casa, ho cercato tutto il possibile su Alcesti, Euripide, ecc. Ma, al di là di questa voglia di documentazione, mi hanno colpito le parole su chi – preso dalla voglia di ottenere – dimentica l’amore che ha attorno. Molto vero.
Mi chiedo anche perché chi vuole diffondere cultura e conoscenza non si affidi – come fa Lei – ad un linguaggio immediato e diretto, ma forse è solo questione di intelligenza… ;-))
Spero di avere presto l’opportunità di riascoltarla.
Con molta stima e affetto. Sinceri.
Cara Silvana,
grazie del tuo sostegno. A presto!
Caro Rosario,
il tema del Dolore è fondamentale, è un’occasione.
Un abbraccio