Carissimi amici, vi propongo le “lacrime” eterne dell’immenso Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832). Presenterò questa lirica nella mia trasmissione “Inconscio e Magia – Psiche”, in onda domani 17 gennaio su Rai 2 verso le 6:15 circa.
Un abbraccio a tutti voi, buona giornata!
Voluttà della malinconia
Non asciugatevi, non asciugatevi,
lacrime del sempiterno amore!
Oh come a occhi che vanno asciugandosi
il mondo appare squallido, smorto!
Non asciugatevi, non asciugatevi,
lacrime dell’amore infelice!
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Gentile professor La Porta: è interessante rilevare nel testo la considerazione positiva del dolore. Senza dolore il mondo appare ” smorto” . Ma smorto vuol dire privo di colore, d vita, di anima. Il dolore, che nella fattispecie è dolore d’amore, permette una visione del mondo primigenia, perchè il dolore consente il contatto con la nostra parte profonda. Dolore è conoscenza. ( pathei mathos ) Molto decadentismo ha insistito su questo nesso. Non fu forse scritta la Recherche da un malato che aveva rotto ogni rapporto con il mondo per meglio ascoltare sè stesso? Cordiali saluti
Caro Valerio hai ragione,
il dolore permette la crescita. Solo attraverso il dolore, e soprattutto quello d’amore (vedi Pene d’amore perdute), possiamo conoscere.