Questa preghiera di TAGORE la invia don Felice Riva, uno della via di Francesco.
Non credo bisogni di motivi esplicativi questa mia scelta:
“Io so
questa vita è piena
di gioie e dolori,
di risa e di pianto.Io non so
perché tutto questo;
quali saranno i frutti
del susseguirsi laborioso
di tutto l’universo.Io non so
che avverrà poi
in questo mondo tanto oscuro …
se avrà o non avrà fine
il dolore dell’universo,
se le stesse speranze
dell’assetato di giustizia
saranno o meno appagate.Io non domando
ai dotti di conoscere
il mistero della vita,
né pretendo di sciogliere da solo
i nodi che legano l’universo.Io credo d’essere
legato ad un solo destino
assieme a miriadi di vite;
mi consegno perdutamente all’amore
che conduce il mondo.” ( Rabindranath Tagore )
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Io Credo.
E questo mi basta.
Semplicemente AUTENTICA…proprio come piace a me, senza tanti fronzoli.
Grazie, anche perché mi calza a pennello, o no? E sì!
Non trovo parole per commentarla.
E’ bellissima.
ciao
Tutto l’universo ha in sè la domanda e la risposta…
Ma per cogliere il senso di quella meravigliosa opera d’Arte, credo, l’essere umano – che la osserva da… dentro – non debba tentare altro se non lasciarsi andare…Farsi condurre dall’Amore: liberarsi. Questa è anche la mia Fede!
Un abbraccio, Don Felice. A tutti.
Leggo questa bellissima preghiera di Tagore, poi prendo in mano Poesie su Dio di Anne Sexton, apro là dove chissà quanto tempo fa avevo inserito un segnalibro e leggo:
“E adesso, di messa età,
con la testa d’una diciannovenne,
io sto remando, remando,
con gli scalmi arrugginiti che s’inceppano
e la marea che ammicca e biancheggia
come un occhio esorbitato
ma sto remando, remando,
anche se il vento mi respinge
e so che l’isola non sarà perfetta
avrà i difetti della vita,
le assurdità della tavola da pranzo.
Ma ci sarà una porta
e io l’aprirò
e mi sbarazzerò del ratto che ho dentro,
il ratto pestilenziale che mi rode.
Dio lo prenderà fra le sue mani
e lo abbraccerà.”
E mi ritrovo a pensare che le vie “al” Signore sono davvero infinite e piene d’Amore. Con affetto e gratitudine, Renata
Cara Calliope, credo quia absurdum (Tertulliano)
Lauroraluce. Si. Mille volte Si. Mille lacrime si.
Sonoqui, baci.
Valeria, perchè Fede? E’ , in realtà, propensione d’Anima.
Renata, l’immagine del RATTO accettato dal Divino è quanto dobbiamo aspettarci da un’Anima armoniosa. Nascita del Sé. Difficile. Ma sognato.
Contraddizione
“Il vostro dio, mi dite, / è un dio d’amore? / Il morso di coscienza / è un morso divino, / un morso per amore?”
Friedrich Nietzsche, Poesie e frammenti postumi, Autunno 1988, in Ditirambi di Dioniso e poesie postume, Adelphi, 1982, pag. 83
Ho fede. Se fu un dono, lo conservo ancora in me.
Valeria, grandissimo dono, la Fede.