Cari amici, un altro percorso di luce interiore…
Quando l’uomo riesce a
penetrare in se stesso,
allora tutto
si illumina e si svela.
Ostad Elahi, Pensieri di luce, trad. di Mario Luzi, Mondadori, 2000.
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spesso dicono che sia diffcile “entrare in se stessi”, secondo me invece è più complicato far usicre fuori quello che si ha dentro, poiché spesso il mondo esteriore non è incline ad assimilare il “mondo di dentro” che è quello più vero e sensibile.
ciao
Allora ho intuito bene quando la parola ENTRA, penetra, fai uno sforzo d’immaginazione… mi ha colpito.
…avrei tante cose da dirLe. Poi, una volta, Le scrivo una lettera e gliela posto sulla barra Gabriele La Porta.
Sbaciuck
Dimenticavo:
“Tutto si sa.” (G. G. Marquez)
La Ragione della Luce. . L’Armonia dei Contrari in Noi: l’Anima del cosmo. Compassione e Compenetrazione.
Cara Mary,
sicuro. E’ piu’ sensibile.
Cara Marina,
a me piace da matti leggerti. Quindi…
(Ma che vuol dire “gliela posto sulla barra”? Ricorda sono un analfabeta informatico)
Cara Marina,
dimenticavo: Mi piaci.
Bene, Valeria!
Su, in alto, ci sono dei pulsanti virtuali: Gabriele La Porta, Che cosa è Questo Blog…etc. Te capì?
Prof,
grazie…ma guardi che sono pur sempre una donna…sensibile ai complimenti!
“Quando l’uomo riesce a
penetrare in se stesso”
io credo l’ antitesi nn sia solo letterale
e il penetrare indica uno sforzo
che si paga amaramente.
Cara Marina,
è una strada volante. Non è chiaro come la pece?
Cara Marina,
e vorrei vedere che non lo fossi!
Hai presente Alice, nella versione disneyana, quando cade?
Con quel bel vestitino. Sì?
Eccoti.
Caro Orlando,
quando si entra in sé, si rischia l’incenerimento. Ecco a cosa “servono” i Maestri-amici-Maestri.