L’immaginazione ermetica III

In un contesto in cui tutti gli umanisti sono dediti a febbrili ricerche di antichi testi, è ovvio che si aggiungano nuove scoperte. Si reperisce il Corpus hermeticum, ovvero una serie di scritti a carattere magico del II-IV secolo dopo Cristo, ma ritenuti erroneamente molto più antichi dagli umanisti. Soprattutto il Picatrix e il Poimander sempre contenuti nel Corpus, parlano di profonde corrispondenze tra cose, esseri viventi e spiriti, che sono poi traducibili in formule magiche, in incantesimi, talismani, amuleti. Con la parola magicamente ritualizzata è possibile giungere alle divinità stellari, agli spiriti ultimi delle cose, alle idee presenti nella mente di Dio: quia verbum in se habet nigromantiae virtutem (il discorso è la specie più virtuosa della magia) (Eugenio Garin, Lo zodiaco della vita, Laterza, 1982, pag. 66 e segg.).

Pomponazzi, per esempio, che non può essere citato come un umanista che portò alle estreme conseguenze l’armonica concezione platonica, non nega la magia naturale, anzi accetta gli effetti di qualità e potenze umane ignorate. Per similitudine, seguendo la teoria, delle consonanze, il filosofo si chiede perché se certe erbe, o certi odori, producono effetti terapeutici, non sia possibile per certi uomini agire analogamente.

Perché altresì non accettare che l’immaginazione non si ripercuota sul corpo producendovi modificazioni anche perpetue, come le stimmate? Pomponazzi trova la dimostrazione di questa ipotesi nella notte di tregenda in cui i cittadini dell’Aquila riuscirono con intense preghiere ad allontanare il temporale. Fenomeno spiegabile attraverso un processo fisico analogo a quello che si ottiene suonando le campane a stormo, movimenti e modificazioni dell’aria che spostano le nubi per vibrazioni continue. Garin riporta un commento del filosofo quanto mai appropriato: «La si chiami magia poiché solamente i più sapienti fra gli uomini la capiscono, e le cose più segrete appartengono ai sapienti e il termine mago in persiano significa sapiente. E per il popolo che si sono introdotti angeli e demoni, ma quelli che li hanno introdotti sapevano bene che non potevano affatto esistere. Ma gli uomini volgari che non sono filosofi, in realtà sono come bestie… Il linguaggio delle religioni, come dice Averroè nella sua poetica, è simile a quello dei poeti… Tali favole servono a condurci alla verità e ad istruire il volgo rozzo che è necessario condurre al bene e ritrarre dal male, come si fa per i bambini con la speranza del premio e la paura della pena (op. cit., pagg. 115-116).

Garin aggiunge una sua personale conclusione, secondo cui quando un sentimento religioso decade, anche gli effetti delle preghiere si attenuano e i miracoli non avvengono più, a comprova degli effetti fisici delle preghiere e dei loro propri corollari (ibidem). Insistendo nella sua tesi Garin afferma che Pomponazzi: «tradusse in forma quasi brutale la teoria della fisicità, empiricamente comprovabile, del culto religioso» (ibidem).

Dunque il buon Pomponazzi, filosofo e umanista tra i più tiepidi nei confronti della magia, si lascia andare ad affermazioni quasi paradossali, spiegando tutto il fenomeno religioso in termini di magia pratica, fisica. Arriva addirittura a fornire una spiegazione “razionale” dei miracoli, che sarebbero legati al mutamento delle religioni, in quanto simili cambiamenti rendono difficile il «trapasso da ciò che è consueto a quel che è sommamente inconsueto, [per far ciò] è necessario che la successione della nuova religione sia accompagnata da miracoli straordinari e stupefacenti. Per questo i corpi celesti all’avvento di una nuova religione devono far venire uomini che facciano i miracoli. Così uomini del genere possono far venire e far scomparire piogge, grandine e terremoti, comandare ai venti e al mare, guarire ogni sorta di malattie, svelare i segreti, predire il futuro e ricordare il passato, andare oltre il comune senso della gente. Altrimenti non potrebbero introdurre nuove religioni e nuovi costumi tanto diversi» (Ibidem).

Abbiamo citato Pomponazzi, che ribadiamo era pure un tiepido nei confronti della magia, per mostrare come ormai tale scientia avesse influenzato nel profondo moltissimi intellettuali dell’Umanesimo.

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32 Risposte

  1. Caro Gabriele,
    quello che Lei scrive e trascrive è molto interessante in generale ma, interessante lo è ancor di più per chi si trova ad aver a che fare con fenomeni di questo tipo nel quotidiano e, quindi, in queste Sue erudite spiegazioni si ritrova, si capisce meglio ed approfondisce.
    Sicuramente, le parole hanno un loro significato profondo ed una loro vibrazione e, sicuramente, i “discorsi” appropriatamente e sentitamente formulati non sono fini a sè stessi: se poi c’è una consapevolezza possono essere bombe (atomiche). Tuttavia, credo che il vero mago sia in qualche modo vissuto, suo malgrado o a sua insaputa, da forze inspiegabili.
    Ad esempio, io conosco una persona con doti eccezionali di veggenza che di fronte ad una lettura di Tarocchi non ha voluto dirmi quel che vedeva perché le pareva assurdo (e non lo voleva dire per non illudermi). Ma quella cosa assurda i “Tarocchi”, o le “forze” che si esprimono attraverso di essi, gliel’hanno fatta dire lo stesso, in modo metaforico ed inequibìvocabile, tanto che quando la metafora si è palesata alla me consultante ed io l’ho chiamata, non subito ma dopo qualche giorno, per raccontarle la coincidenza miracolosa relativa alla metafora. E le ho anche dovuto dire:
    “Questo messaggio è sicuramente rivolto a me, è un incoraggiamento a perseguire il mio sogno/desiderio ma è anche una lezione per te. Lo sai cosa ti hanno voluto dire? O meglio cosa ti hanno voluto dimostrare? Che il tuo dono non ti appartiene e che quindi è inutile che tu vedi e che non vuoi dire, evitando magari di toccare quell’argomento che ti pare assurdo, perché assurdo è…e razionalizzi: ma che cosa vuoi razionalizzare. Noi facciamo magia! Ti hanno voluto dire: tanto noi te lo facciamo dire lo stesso… e questo perché, amica mia, eravamo in due lì ed anche io sono in grado di recepire molti fra i simboli di cui sono tappezzate le mie giornate…insomma, mi rendo conto che posso recepire il liguaggio delle metafore e non so come questo mi sia potuto accadere, ma per qualche irrazionale motivo è così!” (Badi bene Prof che questa persona io la rispetto profondamente, perché avendo un dono di veggenza così forte è sicuramente una persona molto elevata.)

    Cambiando episodio, per quanto rifguarda me ad esempio, la figlia di una mia amica aspettava un bambino. Non sto a spiegarLe per filo e per segno, comunque, questa donna non riesce a portare avanti la gravidanza, sulla gravidanza ha il Lutto/perdita come immagine. Ma, poiché noi siamo qui per vivere la vita fino in fondo, ogni tanto Lei ci riprova e l’ultima volta sembrava che fosse quella giusta. Fatto è che, una notte, io stavo dormendo profondamente quando, all’improvviso, ho aperto gli occhi ed ero sveglia come se non avessi dormito proprio e in quello stesso momento ho sentito una voce interiore che mi diceva: Interruzione di Gravidanza. Ho subito pensato alla figlia della mia amica e ho recitato un’Ave Maria; erano circa le tre di notte, ho bevuto un bicchiere d’acqua e mi sono riaddormentata tranquillamente. La mattina dopo mi ha chiamato la mia amica con una voce da funerale ed io le ho detto del sogno e lei mi ha detto che, in effetti, a quell’ora la ragazza aveva perso il suo bambino.
    Ora, quello che mi ha colpito di questa strana faccenda è il fatto che io sia stata svegliata o che mi sia svegliata, lucida come mai, affinché ascoltassi in stato di veglia quel messaggio che, in fondo, poteva essermi dato mentre dormivo…sarebe stato meno stregonesco, mentre così mi sa di magia…insomma, più che di captare qualcosa nell’aria, io ho ricevuto “Una telefonata telegrafica dall’aldilà”!
    Perché, come Lei ben sa, tutti abbiamo certe percezioni, specialmente nell’ambito dei nostri affetti, così, se io recepisco un qualcosa su mia figlia può essere abbastanza nella norma ma se io recepisco il vissuto preciso di una persona estranea (quella perde un figlio ed io sento una voce che mi dice chiaramente Interruzione di gravidanza e penso a lei), allora la faccenda si sta ampliando…
    E questi due episodi ultimi come tanti altri…

    Però, Professore, più passa il tempo e più mi viene il sospetto che l’iniziazione a certi misteri sia una sorta di “chiamata”: perché se mi guardo indietro, io sono anni che sto facendo la psicoterapia con I Pianeti, solo che non lo sapevo: dovevo re-incontrare Lei perché me lo spiegasse dall’alto della Sua erudizione o perché me ne rispolverasse la memoria…ma questa è una lunga storia….per non parlare delle coincidenze, dei messaggi precisi, della scrittura, delle letture, dei sogni, dell’amore platonico che apre canali inimmaginabili. Sebbene io trovi la Follia Profetica quella più pazzesca!
    MarinAriannaChiara

  2. Come al solito scrivo di fretta e faccio un macello: quando mi ha chiamato la mia amica non le ho detto del SOGNO ma le ho detto che mi ero svegliata e che avevo sentito una voce dire… Scusatemi ma sono pasticciona.

  3. Carissimo Prof. Gabriele,
    se non oso molto, senza nessuna pretesa e sempre che lei desidera dare delle risposte; le chiedo solo se lei nel suo prezioso cammino di vera ricerca di pensiero, di filosofia e di spiritualità abbia in qualche modo approdato anche alla Antroposofia Steniana . Per il mio personale infranto cuore sarebbe assai benevola e curativa ricevere delle risposte dal pensiero indagatore della sua assai preziosa persona.
    Grazie per l’attenzione
    Affettuosamente
    Raffaele

  4. Caro Gabriele a proposito dell’intervento taumaturgico di alcuni guaritori ,tu sicuramente conoscerai il libro di Alejandro Jodorowsky “psicomagia”(edizioni Tascabili feltrinelli) tdove appunto tra le altre cose, oltre alla sua esperienza come assistente di Paquita, una delle più famose guaritrici sudamericane, si parla anche delle capacità sciamaniche di gurarigione attraverso il sogno: cosa ne pensi?

  5. Cara Marina, ho curiosato un po’ “in Penisola” e ho trovato la mia (nostra-vostra) frase. E’ un onore.
    Grazie di cuore
    abbracci
    Moreno

  6. Animebelle. Animabella. Vedi, la veggenza precognitiva è sempre presente. Solo non siamo disposti ad accettarla. Sono poteri – adesso – latenti. Nel passato erano molto più accettati, quindi “disponibili”. Poi ‘è stato “qualcosa”. Una frattura, Uno TSUNAMI PSICHICO (Mito di Atlantide) ed è arrivato il periodo sciagurato del Patriarcato. Adesso siamo ad un bivio. Se il Patriarca crudele continuerà ad imperversare siamo tutti finiti. Ma se gli daremo battagli psichica la partita è aperta.

  7. Gabriele,
    quando Lei dice che alcuni poteri si rendono disponibili, sento che è un’affermazione autentica: lo sento dentro. E questo suo ragionamento mi riporta, come mio vissuto, ad un discorso che ho sentito fare da Hillman nel quale, fra le tante cose, parlando di Anima, dice citando Plotino:
    “Ho guardato dentro di me, ho cercato dentro di me, mi sono fatto domande.”
    Ecco, per me è andata proprio così…ma nel mio caso c’è di più perché io le domande le ho fatte anche al Cielo, pressapoco così:
    “Chiunque Voi siate, Vi prego, ho questo dilemma, ho questa sofferenza…rispondetemi.”
    E le risposte ad un certo punto sono cominciate ad arrivare, a volte esplicite, a volte per metafore, a volte mi è stato persino chiesto un salto nel buio, fiducia, perché dopo avrei compreso…e non sono mai stata delusa.
    Ho capito che la Magia ci vuole aiutare senza togliere il senso di responsabilità: siamo noi a decidere.
    Quando ad esempio sono cominciate le coincidenze, ossia quando la mia coscienza si è ampliata ed io ho cominciato a recepire, coincidenze che, a volte, erano “fitte fitte” e tutto sembrava magico intorno a me, capitava che improvvisamente sparissero dal mio cielo e tutto tornava piatto e triste. Allora io dicevo:
    “No, Vi prego, Vi prego, non andate via che altrimenti mi sento di nuovo sola…certo, la notte no, perché ho paura e Voi lo sapete che non posso impaurirmi, perché la paura mi paralizza ed io ho le ragazze con me…siamo sole…ma di giorno tornate perfavore!”
    Beh, lo sa Gabriele che la notte non ho più avuto paura e che di giorno “una babele di simboli” mi salta agli occhi, come se fossero bollettini dell’Universo?
    Che bella Telecosmo! Io mi sono abbonata: guardando dentro di me, cercando dentro di me, facendo domande, a me e al mio cielo… e la sintonizzazione/disponibilità è arrivata ed è arrivata per il bene. Perché la Magia, quella vera, esiste per fare del bene… Mettetevelo in testa tutti, specialmente quelli che vorrebbero usarla per manipolare gli altri… se qualcuno di questi passa di qua in incognita pe3r carpire o magari travestito da Bellezza, sappiate che a voi la Magia non potrà palesarsi…saranno altre “bassezze” provenienti da non so dove a muovervi e poi ci sarà quello che i francesi chiamano Le retour de baton: il bastone di ritorno! So mazzate! E sono quelle che fanno male, perché il divino sa come e dove colpire…
    “Male non fare paura non avere.” Questo mi ha sempre detto mia nonna ed alla fine la Magia mi ha fatto capire che era così…scoprire la Magia fuori e dentro di me mi ha fatto sentire amata da Qualcuno più grande di me e, si sa, quando siamo amati la paura come d’incanto sparisce…e chi sia stato amato questo lo sa.
    MarinAriannaChiara

  8. Dimenticavo:
    io sono pur sempre il Cavaliere di Spade!

  9. Non credo alle divinazioni astrologiche, ma credo ai messaggi di Dio messi tra le stelle.
    Non credo che tutti i sogni che faccio siano rivelatori di qualcosa..le componenti sono molteplici… ma credo che Taluni sogni siano messaggi Superiori.

    E…tanta tanta altra Magia ancora…

  10. Marina ho letto ..
    io credo che esistano delle persone veggenti..il fattoè che i ciarlatani son così tanti che non si presta loro la dovuta attenzione.
    Tu sai che tengo molto in considerazione ciò di cui parli..hai destato Anima…
    è come il detto..hai voluto la bicicletta??
    Adesso pedala 🙂
    Oniriche esperienze che vegliano su di te..sembrerebbe un paradosso..il sogno nel sonno destato ma i messaggi ci sono Marina e coglierli è un gran bel dono..
    Un abbraccio al profumo di menta e rosmarino.

  11. Oggi riassumo, anzi dico le mie preghiere (Il fine settimana l’ho trscorso sull’onda del mio personalissimo Tsunami emotivo: incontenibile, lui. Incontinente io. Sarà che avevo bisogno di lasciarmi andare! Sarà che ho intuito che era l’unico modo per sopravvivere in quel momento per poi ricominciare a vivere, oggi!).
    I corpi celesti tessono il Vestito, il Destino di un essere umano straordinario, figlio degli uomini, nutrito dagli uomini e nascosto tra loro; una pianta rara nel cuore della foresta, protetta dal suo cuore. Questo essere inconsueto è sconosciuto a se stesso e la sua iniziazione avviene nell’Ombra, con la quale si misura; è nell’Ombra che sempre più chiara e riconoscibile si farà la voce del suo Daimon, intessuto di simboli: sassi, per i comuni mortali, o le anime perse, SASSI invece che parlano a quell’essere di una strada da seguire, alla fine della quale troverà quel Vestito tessuto di stelle. La spada nella roccia. Il Santo Graal. Se stesso. Si muoverà al passo con i pianeti, travolgendo e lasciandosi travolgere dalle maree, perchè è diventato un tuttuno con il mare. Avrà tralasciato qualche passaggio. Avrà immaginato. Forse troppo…oltre. Ma non sarà più solo, quell’Essere.

  12. Credo nella forza distruttiva e salvifica delle Parole. Che uniscono e allontanano. Credo nella preghiera, quindi, come esercizio dell’Anima. Prove… di volo!

  13. Pasticciona da PASTICCIO di patate, prosciutto e piselli. con GOTURNIO frizzo-frizzo.

  14. Caro Raffaele, ho seguito l’ERMETISMO italiano. Conoscevo Rudolph Steiner, ma superficialmente. Comunque, per quel poco che ho studiato, anche lui era un ermetico.

  15. Caro MAuro, nella GRecia Antica, gli ammalati andavano al Tempio di EPIDAURO. qui rimanevano fin quando non avessero scoperto la propria malattia. Nihil sub sole novi.

  16. …che gioia quando la sento “in vena”.
    Uno sformatino di patate con mozzarella (non di bufala che è acquosa, ci vuole il fior dilatte), la noce moscata, il parmigiano reggiano, la mortadella a tocchettini, un po’ di latte, sale e pochissimo pepe bianco…meglio se le patate sono cotte al vopore. Vicino uno spezzatino di vitella (o una blanchette de veau, se preferisce). Il vino lo porta Lei, La Porta, che ne capisce di più. Fragole di stagione, col limone e lo zucchero di canna.
    Ecco, la cena, anzi, il pasticcio è servito!
    MarinAriannaChiara

  17. Veramente pensavo alla versione neo-barocca della Paella, che mi è stata presentata con il nome “Grano a mare”: invece del riso, il grano. Frutti di mare, gamberetti, polipo e LACRIME, il vino locale che preferisco. Mi sono lasciata trasportare dalla Fantasia del cuoco. Ha fatto sua la ricetta: uno sposalizio tra le due tradizioni ben riuscito.

  18. Il cielo, Marina, corrisponde al cielo interiore. E poi…e poi…Ti ringrazio con tutto me stesso delle tue lettere. Tu sei incantevole e incantata. Bimbola

  19. (Da bambino adoravo le spade nelle carte)(che poi sarebbero le picche) Il cavaliere di spade è un passeggero nella mia pancia infantile.

  20. (Calliope, alcuni sogni sono messaggeri degli Dei)

  21. Ma che fragranza!

  22. (Valeria, sento che sei liquida)

  23. Eccomi, MArina. (Il coniglio è sempre pronto a festeggiare con la TRIADE. E poi ha smarrito la sveglia)

  24. Ciao Gabri, questa te la devo proprio dire! Dici che il “cavaliere di spade era un passeggero della tua pancia”.
    Un mesetto fa, il Prof Gocci ci fa pescare da un mazzo di tarocchi. Indovina cosa pesco? Cavaliere di spade.
    Che significa?

  25. Ok, buttiamo le sveglie, che sono peggio degli orologi…
    Allora, Lei scelga il vino, meglio due, ci vuole pure il dessert ad una festa che si rispetti (adoro i dolci al cucchiaio, tipo mousse…e Lei?), poi, me lo descriva ed io ci costruisco intorno un menù, con l’immaginazione, poi, Lei “se lo gusta mentalmente” e mi dice se è realizzabile, ok? Senza sveglia, però…

    Pensavo ad abiti oro, verde e zaffiro…e Lei non mi venga vestito da Ermete Trismegisto!…che non saprei, proprio, come gestire l’incresciosa faccenda con le graziose Voluttà e Bellezza…

  26. In questo mondo, prof, che significato ha il termine “liquido”?
    Nel mio mondo, parallelo a questo, liquido è il mio mare. Nel mio mare trovo la mia serenità e me stessa. Lui dentro di me, io in lui. Per chi ha un legame così stretto con il mare (sono un’ottima nuotatrice, ero un’ottima subacquea prima di cominciare a fumare!!!) “liquida” è la sostanza e la sua forma. Non è difficile amare il mare. Ma molti lo temono perchè non lo conoscono. Hanno paura di immergersi… in se stessi e riscoprirsi mutati.
    Cosa vuol dire “liquido”, in questo mondo?

  27. Ben fatto, Valeria, pensato e detto. Coriandoli di more di bosco.

  28. Sara, Coincindenza-

  29. (Quando sogno di travestirmi, l’abito è quello di COrto MAltese. Il vino è Cartizze e TRaminer Aromatico. Mi piacevano i dolci, ora non li posso che guardare. Ma sono felice, davvero, quando li vedo gustare da altre persone. E poi, Castitas chi è?)(Non mi dire che sei tu…?!!) Il Cartizze frizza come i baci di gioventù, il Traminer profuma come bocca matura)

  30. Valeria, quando dico “liquido”, intendo Psichico. Psichismo. Anima.

  31. Perché? Pensa che una delle mie filgie sia diposta alla Castità?… Mi sa che allora anche Lei ha qualcosa da imparare da me!
    Adesso rifletto sul menu “agé” e poi vediamo…

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