C’è un mistero in Occidente intessuto di romanticismo, di speranze, utopie, sogni. Un rebus che neppure un grande romanziere avrebbe potuto concepire più affascinante. Per descriverlo compiutamente si deve ricorrere a un racconto. È già accaduto in altre occasioni di questo viaggio. In ogni caso, tutti i particolari storici sono stati e saranno rigorosi e soltanto la forma è stata e sarà di fantasia. Come nelle leggende tramandate bocca-orecchio. Forse le più vere, anche se la scienza storiografica le sottovaluta. Ma abbiamo visto come per secoli Platone sia stato considerato soltanto per i suoi scritti e adesso invece il convegno mondiale tenuto nel ’91 all’istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli abbia dimostrato l’esatto opposto. Il Platone più significativo è quello orale. Una novità per l’ufficialità, un’assoluta ovvietà per gli studiosi di filosofia ermetica e di alta magia, così com’è ampiamente dimostrato dagli scritti di Giuliano Kremmerz. Bastava leggersi questo grande studioso per sapere tutto su Platone, e pensare che i suoi lavori sono dell’Ottocento. Gli accademici sarebbero giunti alla verità sull’allievo di Socrate un secolo dopo. Ma tant’è, sappiamo bene i limiti delle scuole con i bolli di riconoscimento dello Stato. Ma torniamo al nostro enigma.
È una vicenda corale che coinvolge re, popoli, nazioni e filosofi, letterati, scienziati, astrologi, attori e soprattutto esperti di «occulta filosofia». Per l’ennesima volta, noncuranti del tempo e dello spazio, si tendono le funi delle vele dell’Hermes e Odisseo è pronto a impartire i suoi comandi Ci attende la Boemia, il Palatinato e Praga del secondo decennio del Seicento. Ma prima è d’obbligo raccontare una curiosa vicenda. Di un libro della celebre studiosa Frances Yates, Gli ultimi drammi di Shakespeare e di come questo testo, letto da un critico letterario italiano, abbia in lui suscitato una profonda impressione. Anzi, sconcerto, perché questo intellettuale napoletano crede di ravvisare nel testo una «doppia» scrittura. Ovvero, si dice una cosa, ma se ne sottintende anche un’altra. Come una cifra segreta. Allora il critico prende il coraggio e scrive alla Yates, chiedendo un appuntamento a Londra. E questa storia prosegue nella capitale inglese dove i due si incontrano e dove la grande ricercatrice, quasi un mito vivente, dice all’italiano che lui ha visto giusto.
Sì, quel volume è una seconda interpretazione. Segreta. Ma perché non renderla esplicita? chiede il napoletano. Perché non ci sono prove, nel senso accademico del termine. A suffragio di una tesi affascinante e terribile. Appunto la chiave segreta del libro. E come fare a dirla? Domanda ancora l’uomo giunto dal sud. Ma semplice, risponde la donna, raccontando come un romanzo. Per esempio un racconto.
Sì, forse sarebbe giusto, prima di partire con l’Hermes, dire di questo dialogo. Ma a volte la realtà supera la fantasia. E quindi potrebbe essere ingiusto esplicitare quello che è un gioco. Anche se il ludus è proprio degli dei e degli uomini che si definiscono «pagliacci» per poter nascondere profonde verità. Come i Rosacroce, per esempio. Ma questa è un ‘altra storia. 0 è questa?
Si salpi comunque per Heidelberg, capitale del Palatinato, e si cominci a delineare la storia, quella ufficiale. Poi si potrà ascoltare un grande racconto.
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Gabriele caro,
circa un anno fa, una mia amica “particolarissima” in un momento “particolarissimo” mi ha detto una frase che io ho interpretato essere un messaggio per me. Un’indicazione lungo “il cammino”, un bocca-orecchio (espressione che tanto ci piace, giusto?), una cosa un po’ diversa dalle coincidenze/sincronicità di cui parliamo, direi una forma profondissima di ascolto:
“Ancor più della psicologia è la filosofia.”
Punto, niente altro se non spazio alle mie riflessioni profonde e all’immaginazione…
Sono molto interessata a questo post e ne attendo ansiosa il seguito.
Marinariannachiara
Salve, prof!
Le posso raccontare un breve particolare della mia vita da visionaria?
Mi piace tagliare alcune figure, immagini e appiccicarle, alla meno peggio, tra colla e pasticci, su una agenda dell’anno scorso, mai usata per scriverci appuntamenti.
Nel mio profondo c’è un’immagine a cui non ho mai saputo dare un significato, un ‘incontro cestinato dalla ragione ma salvato dall’Anima: un appuntamento con l’ignoto ai piedi della London Eye (ruota panoramica di Londra sul Tamigi) seduta sulla panchina di fronte all’ingresso della giostra.
Lo sconosciuto appoggiato sulla ringhiera del bordo del fiume è girato di spalle.
Io ho appiccicato una immagine in bianco e nero sul mio mal concio e sformato diario, che raffigura il luogo che da anni ormai mi perseguita con dolcezza come se dovessi fare qualcosa ma l’ho dimenticata, come un appuntamento scritto nella mia agenda dell’eternità ma trascurato.
Come si può notare ciò che ho raccontato non ha molto senso ma è una visione che nei momenti di stress mi permette di aprire uno spiraglio interiore nel quale addentrarmi.
Devo confessare che tanti anni fa andai a Londra e pur desiderando di fare un giretto sulla ruota dovetti rinunciare perchè non avevo abbastanza sterline.
A volte per ridere penso: forse lo sconosciuto è quello che mi avrebbe offerto il giro e non l’ho incontrato.
Grazie Prof.
Angela Curatolo
Per ANGELA.
…una cosa ci accomuna qui: siamo sognatori.
Caro Gabriele, ma non sei tu quello studioso?
I messaggi nascosti sono angeli…
Buon Compleanno Gabriele!!!
Grazie al sogno di questa notte posso farti gli auguri:
“Una festa di compleanno, il festeggiato eri tu, contornato da amici intorno ad un tavolo ben bandito.
Non avevi il tuo aspetto ma sapevo che eri tu: ti vedevo di profilo ed avevi la barba. Tutto si svolgeva con gioia silenziosa.”
Che meraviglia svegliarsi e rendersi conto che oggi è il giorno in cui sei nato!
Tanti Auguri
Con Affetto
Antonietta
Caro Prof, leggere questo Porto XX, prefatio del racconto successivo che spero quanto prima ci porterà a conoscenza..ha creato un alone di mistero e magia. E quando penso magia, ormai mi appare Giordano Bruno (scusi lo so che non c’entra nulla ma era solo un’immagine).
Mi hanno colpito i termini “vicenda corale”, quindi mi aspetto di assistere ad un susseguirsi di azioni dell’anima concatenate tra loro..la mia anima spettatrice di uno spettacolo corale, dove tutti sono attori bencelati di una storia avvincente.
Lei parla di una chiave segreta e mi sa che dobbiamo mettere in moto l’immaginazione e l’anima (come sempre del resto) per capirne i contenuti simbolici.
Al momento prenoto il posto in prima fila ed attendo che il regista (lei caro prof) dia inizio alla magia 🙂
Buona giornata a lei, allo staff tecnico ed allo staff interagiranime..anche noi siamo una bella compagnia vero prof? (inteso compagnia come compagnia di teatro dell’anima)
Scusi la domanda retorica 🙂
Arriverò, Marina. E comunque non tutta la Filosofia è “più” della Psicologia. Solo la filosofia della profondità, per me, lo è. (Neoplatonici – Gnostici- Magi – Giuliano l’aApostata- Bruno – Shakespeare – Alchimisti – Jung – Hillman – Moore – Stroppa)
Angela, lo sconosciuto ti è entrato dentro. Infatti è nella tua Memoria. Curalo. Non razionalmente. Sentilo. Comunque è un’IMMAGINE potente.
Sì, certo…mi sento una neoplatonica del XXI secolo…scherzo!
Tè verde. Aiuta ad eliminare le tossine…
Auguri.
A proposito di questo sconosciuto: come fare per evitare le proiezioni del profondo, in cui si cade sovente, quella tentazione inconsapevole, per dare una immagine allo sconosciuto? Come riappropriarsi di ciò che si è proiettato?
Bacioni prof.
Angela
Ieri mio figlio ha parafrasato il proemio dell’Odissea.
Narrami, o Musa, l’uomo dall’agile mente
che a lungo andò vagando poi che cadde Troia,
la forte città, e di molte genti vide le terre
e conobbe la natura dell’anima, e molti dolori
patì nel suo cuore lungo le vie del mare,
lottando per tornare in patria coi compagni.
Ma per la loro follia (come simili a fanciulli!),
non li potè sottrarre alla morte,
poi che mangiarono i buoi del Sole, figlio del cielo,
che tolse loro il tempo del ritorno.
Questo narrami, o dea, figlia di Zeus,
e comincia di dove tu vuoi.
Prof..dopo averla paragonato allo Stemperato mi sento di considerarla il mio Odisseo, il mio Shakespeare..la mia anima sprofonda in questo temenos e le sono immensamente grata..
Lei è l’uomo dall’agile mente, multiforme, che ha tanto viaggiato (in tutti i sensi) e conduce noi verso il viaggio infinito del viaggio del linguaggio del cuore..
Prof ma lei è terrestre??
L’ho aiutato nella parafrasi di quei versi splendidi..e viaggiavo..ed è lì che l’ho incontrata!
Anche il ruolo che avrà lo spettatore sarà molto importante. E’ colui che compie il Viaggio, vero Prof?
Lei, professore, si è svestito di quel ruolo per dare a noi la possibilità di provarlo… e tentare; così vestiti , in quel Vestito, guarderemo al Viaggio dal punto di vista…della sua Anima.
apprendo con ritardo , se ho inteso bene, che era il compleanno di Gabriele , ma mi torna alla mente un post precedente : il cappellaio matto festeggia i non compleanni
sostiene infatti : ” perchè avere gioia un solo giorno l’anno” ?
…Tanti cari auguri Gabriele , anche se in ritardo perchè come
recitava il post ” la festa è nel cuore “
A Tutti: è Gabriele il misterioso studioso napoletano – giovane, bello, magicamente intuitivo!
Lo posso spifferare? Mah…al limite bloccami con la censura! 🙂 🙂
Un abraccio fortissimamente
Sarah
Esatto, Marina, ma siamo anche un po’ visionari.
Antonietta, ho portato la barba dai 20 ai 37 anni.
Calliope, fiori a cascata.
Marina, è meglio che tu accetti quello che tu sei ora. Una neoplatonica seguace di Porfirio.
Porfirio?
E’ in arrivo un nuovo libro? Questo è quel che accade bazzicando i ProfessorONI!
Allora,
oggi, sono scesa a prendere “la mia porzione di Sole quotidiana” con mia nonna (da quando mi nutro delle delle “porzioni” ho un’energia insolita che non capisco bene come convogliare! Sembro una Bimbetta.). Siamo andate a prendere qualcosa al bar, c’è un bel giardino sul retro, con il prato le rose ed i petali di rose a terra; accanto c’è la libreria Croce (mi guardano come se fossi Morgana dato i libri che ordino!): la proprietaria mi ha visto è venuta al mio tavolino e mi ha detto:
– E’ arrivato STORIA DEI MAGI.
Io l’ho preso e l’ho portato al tavolo e mia nonna ha voluto prenderlo in mano: ha avuto un sussulto e mi ha detto
– Ma questo non è per tutti!
Cosa ne faccio di questo vigore sovraumano?
Per Massimiliano:
ricordi Hillman? Nel sogno tutto è rovesciato!
E allora la festa di compleanno del nostro Grande Gabriele l’ho potuta festeggiare senza contraddire il cappellaio matto 🙂
Aspetto ancora il tuo sogno, non dimentico.
Un abbraccio a te a tutti gli amici del blog.
Antonietta
Lentamene, Angela. Molto lentmente si cominciano a percepire “i pensieri” in arrivo. e si apprende da quale parte di noi hanno origine. Quindi si decifra la Nebulosità di appartenenza. e la partita con le varie personalità comincia.
Che consiglio prezioso.
Grazie.
Posso essere intraprendente?
Le posso inviare un racconto di 3 pagine di word molto breve?
Non voglio occuparle la posta ma condividere una cosa altrimenti finirò per cancellarla.
Grazie
Angela
per Antonietta :
ciao certo che mi ricordo , quello della coincidenza con il blu ,
di hillmann e corbin , non so se te lo accennai :
Sognai una meravigliosa”pietra blu ” . Hillmann dice di fare attenzione ai sogni con il blu , Era un blu magnifico , tipo lapislazzuli, ma lo strabiliante era che la pietra mi parlava dicendo che era il cuore di Cristo , perdonami se lascio il racconto a metà , ho un impegno , domani o il più èresto possibile ti finisco di raccontare ,
un abbraccio
Calliope, spero solo di stare affinando il pensiero del cuore.
Meglio essere Circe o Calypso oppure Penelope?
Dell’Anima Vostra. nostra. (Anima Mundi)
Massimiliano, grazie- baci-
Quale censura. Il racconto è vero,ma mi spiace deludere tutti, non sono per niente io.
Appunto, Marina, non è da tutti. E poi la tua intensità si manifesta come forza. (SINE ROBUR NIHIL, Cesare Borgia) (detto il Valentino)
Baci, Antonietta. E salute! E gioia e…
Per Antonietta :
il sogno che ti avevo solo accennato :
Mi trovo in un grande salone , riconosco casa mia .
al centro c’è un tavolo circolare , sopra al tavolo , sospesa in alto , come in un celebre quadro di magritte , vedo una pietra
luminosa , rotante . sembra incorniciata , sospesa ma come se stesse su un trono , il trono c’è anzi , e di forma quadrata .
Questa meravigliosa luce che emana dalla pietra , rischiara il buio della sala. ho una grande paura , perchè la pietra mi parla
e mi dice ” dove pensavi che io fossi , sono in tutte le cose , anche in una pietra , anzi ” sono la pietra viva , il cuore di cristo ” la pietra è come una potente calamita e mi attira a sè verso l’alto , ho paura perchè mi solleva da terra , ed è proprio come se il mio cuore fosse un’altra calamita attirata
dalla pietra. sento il cuore trafitto . nel congiungimento
quando il mio cuore si unisce alla pietra , dopo che mi ha sollevato e portato verso lei fino al contatto cuore – pietra.
La pietra continua a roteare , ci sono immagini velocissime
che si succedono nel vorticare della pietra, sono fulminee
ma ne riesco a distinguere alcune : nei movimenti spiraliformi tutto muta , e da pietra “d’ aria ” per così dire
si susseguono gli altri elementi , e poi nuvole …il celeste a ritmi maggiori prende spazio , come un meraviglioso cielo
in un giorno di sereno …poi tanti occhi , scintillanti , come scintille , miriadi . in ognuna sento la divinità , distinte , ma indistinte come le gocce di un oceano …
e poi luce , una inindazione di luce , intraducibile a parole
la bellezza e la gioia …
e poi mi ritrovo sollevato da terra , ho paura di essere trascinato per aria e volare via . ma galleggio beatamente
intorno a un centro che mi da equilibrio .
come ti dicevo Antonietta , poco dopo lessi aion di jung ,
paracelso , e poi Hillmann , e ricordo perfettamente
vidi una trasmissione del nostro Gabriele che parlava del Blu nei sogni di Hillmann , e comprai Sincronisticamente
il libro del Professore ” il ritorno della grande madre ”
dove c’è un bellissimo racconto dove c’entra il blu cielo .
ma non ti tolgo la sorpresa della lettura del libro , se non lo hai letto è proprio bello .
ciao cara ,
aspetto una tua interpretazione , non dimentico che sei brava a interpretare i sogni …
un abbraccio
ho dimenticato di dire , che poco dopo entro in una libreria
con tanti bei libri di alchimia e filosofia ermetica , termini a quei tempi a me ignoti …e trovai esposta in una teca una pietra
blu che assomigliava tanto a quella del mio sogno
la cosa mi colpì è che lo scopritore la chiamava pietra del cielo
ed era la prima associazione di idee che ebbi appena sveglio
.lo studioso , di cui non so dire il nome disse che era starta studiata in laboratorio ema non si riusciva a determinare il mistero dei suoi componenti , mai visti prima ,
alla vista sembrava lapislazzuli. un colore bellissimo.
ricordo che trovai un accenno a questa pietra in una rivista , non vorrei dire fesserie , di uno studioso di nome Forgione
La coincidenza mi colpi anche perchè di lì a pochissimo la libreria chiuse , e non seppi più nulla sulla storia del mistero della pietra blu , la pietra del cielo
in questo convertere di eventi , proprio in quei giorni vidi per la prima volta il quadro di magritte della grande pietra sospesa in cielo molto molto simile al mio sogno , non avevo mai visto quel quadro e proprio in quei giorni lo vidi la prima volta , con lo stupore che ti imaagini bene .
e poi aprendo aion di jung , come ti ho già detto quando ne parlammo la prima volta trovai tante cose sul simbolismo del Se . e tante cose legate al mio sogno sorprendentemente . e poi la storia del Blu di hillmann del quale il nostro caro Gabriele parlò in trasmissione dedicata ad anima .
baci massi
…dipende, se una resta (o aspetta) per vincere, come fanno molte donne, allora la risposta è Penelope.
…se una è disposta ad offrire l’immortalità ad un uomo come Ulisse, beh: doveva proprio amarlo! O anche Lei voleva vincere…
Credo, tutto sommato, di preferire le divinità lunari con la loro arte del fuso…per spietata che fosse preferisco Circe.
Angela, ci terrei molto al tuo racconto. se vuoi puoi spedirmelo nella mail glaporta@rai.it
Per Massimiliano:
Grazie Carissimo Massimiliano, ti rispondo solo adesso perchè ero fuori città e non puoi immaginare quanto tu mi abbia meravigliata questa mattina.
Il tuo sogno mi ha affascinata tantissimo non solo per i contenuti sui quali mi piacerebbe entrare nel dettaglio ma anche perchè nuovamente, come è accaduto l’altra volta, le coincidenze con quanto mi è accaduto in questi giorni sono a dir poco incredibili.
Mi farebbe piacere avere un contatto diretto con te, non so se questo sarà possibile ma nel caso tu fossi d’accordo potremmo scambiarci la mail.
Il libro di Gabriele ce l’ho e ricordo perfettamente l’episodio di quel piccolo e della scatola “blu cielo”.
Grazie di nuovo Massimiliano, grazie a questo spazio, a tutti gli amici che lo vivono e un grazie immenso a Gabriele!
Un abbraccio
Antonietta
Anche io. Circe lungheciglia…
A sì?
Guardi un po’ cosa c’è all’inizio del romanzo che dovrei tentare di scrivere? Scrivere! Pianeti, Dei e Spiriti permettendo! Mica mi riesco a scrivere quello che voglio sa? Poi dice che le nostre idee ci appartengono! Ma quali idee? Forse “intrighi” e congetture!
Allora:
“…a ponente, la verde Penisola del Circeo riposa femminea adagiata sul mare e nei pomeriggi di Novembre, quando il sole si adorna di rosso e, complice, scende dietro il mitico profilo, Lungheciglia, la dormiente ammaliatrice, continua ad incantare viandanti e marinai con emozionanti ed affascinanti tramonti…”
Gliel’ho detto che Circe mi è venuta in sogno mostrandomi le sue lunghe ciglia mentre ero a Parigi e che dopo Lei mi ha scritto Lungheciglia su un commento? Questa è un’immagine sulla quale devo riflettere: ascolterò il Chiaro di Luna di Debussy e berrò del buon vino rosso…e poi vediamo cosa esce fuori…
Marinariannachiara
(Massi, le coincidenze non si fermano qui. Forgione è molto probabilmente Adriano Forgione, editore e direttore di HERA e poi, oggi, di Fenix – Rivista divulgativa e ben fatta)
Per Antonietta :
perdonami cara Antonietta se ti rispondo con ritardo ; non mi ero dimenticato , un giorno non mi collegai . poi ieri l’emozione
del calore di tutti e in seguito alla scelta di Gabriele di mettere come post una coincidenza straordinaria che mi è capitata ha fatto si che rispondessi a tutti gli amici a quel post ..
adesso eccomi . Sono contento che ti abbia affascinato il sogno . e mi piacerebbe entrare nel dettaglio . sono curioso di ascoltare che hai sentito e che ne pensi , e ancora di più ascoltare le coincidenze che ti sono accadute .
è un vero piacere darti la mail: alberucci_massimilia@librero.it
una grande abbraccio a te , a utti i cari amici , e a Gabriele
senza il quale forse non ci saremmi incontrati , condivido il tuo Grazie al caro Gabriele per questo spazio !
aspetto la tua mail , a presto
baci
caro Gabriele , adesso che mi dici il nome penso sia proprio
si tratti della persona giusta . si si mi sembra proprio fosse hera la rivista .Pensa un giorno in quel periodo entrai in un negozietto in cui un artista creava composizioni di mandala con piatre colorate e vetri , c’era anche qualche libro , scambiammo
delle idee , riconobbi il nome dello studioso in uno dei libri e parlando la ragazza mi disse che era la compagna dello studioso , per questa coincidenza che mi accadde mi ricordo il nome Forgione ; penso di non sbagliare dicendo che scrisse anche un libro sul fenomeno dei cerchi nel grano .che strano , le coincidenze non finiscono .
mi tornano alla mente quei mandala molto belli , ma che al tempo per le mie disponibilità non accesibilissimi
Grazie per la tua indicazione e attenzione
baci
Cara antonietta, prima o poi devi accettare che qui si intersecano Dimensioni “altre”.
E che cosa vuoi che esca, bimbola? un genius, un DAIMON, con tre Anime.
Professore,
sicuramente siamo in tre, Anime, ma io non sono un tutt’uno con le mie figlie…seguo la mia cometa interiore: mi sto organizzando per partire da sola…e loro due, si fanno un bel sacrosanto campus!
Un bacio da Marina.
Ripeto, massimiliano. Dopo tanto amore aspettiamoci l’onda d’urto di ritorno. Saldi e gentili come sempre.
Adriano Forgione. e’ lui. E’ un ragazzo di massimo 30-35 anni.
ho già avuto modo di esprimerti caro Gabriele che per me sei stato un punto di riferimento negli anni . E quindi ti ascolto ..
Reggeremo l’onda….se verrà
Ti ho sognato Gabriele , vedevo scritto il nome di Carla Stroppa
e tu me lo ripetevi …
con tanto affetto
si tutto corrisponde , riguardo lo studioso Forgione
baci
Giustissimo, MArina. Dove vai? Dacci l’itinerario, così stiamo tutti insieme.
…l’itinerario delle Coincidenze Miracolose…devo capire Prof e, se non mi sono sbagliata, capirete anche voi e, se mi sono sbagliata, allora, vorrà dire che capirò solo io e, comunque, questa Estate sarà un crocevia…
sshhh….
(Taci, bimbola. Anzi, sussurra. Ma appena un po’. E poi diventa liquida. E poi…poi…)
Che meraviglia, massimiliano, i tuoi sogni diventano la traduzione dei miei.
…E poi…poi…
E poi e poi
e poi sarà come morire
cadere giù non arrivare mai
e poi sarà e poi sarà come bruciare
nell’inferno che imprigiona.
E se ti chiamo amore
tu non ridere se ti chiamo amore.
E poi e poi
e poi sarà come morire
la notte che, che non passa mai
e poi sarà e poi sarà come impazzire
in un vuoto che abbandona.
E se ti chiamo amore
tu non ridere se ti chiamo amore.
Amore che non vola
che ti sfiora il viso e ti abbandona
amore che si chiede
ti fa respirare e poi ti uccide
e poi e poi ti dimentica
ti libera e poi e poi
la notte che, che non passa mai
la notte che, che non passa mai.
E poi e poi
e poi sarà come sparire
nel vuoto che, che non smette mai
e poi sarà e poi sarà come morire
se vorrai andare via.
Se ti chiamo amore
tu non ridere se ti chiamo amore.
Amore che non vola
che ti sfiora il viso e ti abbandona
amore che si chiede amore che si spiega
ti fa respirare e poi ti uccide
e poi e poi ti dimentica
ti libera e poi e poi
la notte che, che non passa mai
la notte che, che non passa mai
(Testo di una canzone di Giorgia)
Marina
adoro questa canzone , E POI , (è proprio il caso di dire )
mi lega al mio amore ed è una che per lei è legata a ricordi importanti
un abbraccio
Gabriele
davvero una meraviglia e dove ci porta tutto questo ?
non ti ho detto che me lo dicevi sorridendo dolcemente
baci massi
(Grazie MArina, di questa trascrizione. E’ un regalo)
Massi, marina, abbacci a chiudifiato.
(Non porti questa domanda, massimiliano. Il cammino non si fa con uno scopo, per raggiungere una “meta”, ma per il cammino stesso. CAMMINO di CAMMINO.)
grazie come dice jung , il cammino è importante …
ricambio gli abbracci a chiudifiato ,
Gabriele le tenerezze che semini sono stupende , che bellezza
” a chiudifiato ” .
per Marina , per te e per tutti , questi abbracci meravigliosi del prof
massi