Una pagina completamente dedicata al paesaggio, molto spesso ignorato, della nostra Psiche, lungo i percorsi del mito, della poesia, dell’immaginazione creativa, della filosofia, dell’ermetismo, dell’alchimia e dell’arte.
Vi propongo di compiere insieme una discesa nella parte più sotterranea della nostra psicologia.
Anima (1)
L’Anima, suscitatrice di illusioni, sa anche darci ciò che speriamo, ciò che immaginiamo.
Basilio Reale, Le macchie di Leonardo, Moretti&Vitali, 1998, p. 55.
Anima (2)
… perché noi possiamo avvicinarci a ciò che accade nell’anima soltanto attraverso storie, narrazioni, immagini.
Adolf Guggenbühl-Craig, Il vecchio stolto, Moretti&Vitali, 1997, pag. 62.
Anima (3)
Dall’opera di Jung ho imparato che ciò che accade nell’anima può essere compreso soltanto per mezzo dei simboli, i quali però non esauriscono mai tutta l’anima, ma le stanno vicini e a essa alludono.
Adolf Guggenbühl-Craig, Il vecchio stolto, Moretti&Vitali, 1997, pag. 64.
Anima (4)
Anche l’incontro con la propria, con l’Anima e con l’Animus, con il maschile e con il femminile può assumere una forma sessuale… Il congiungimento di tutti gli opposti, la “unio mystica”, il “mysterium coniunctionis”, non trovano espressione più efficace che nel linguaggio erotico.
Adolf Guggenbühl-Craig, Matrimonio, vivi o morti, Moretti&Vitali, 2000, pag. 124.
Anima (5)
Tu fammi un dono e non negarmi (la possibilità) di curare la mia anima, perché mi renderai un favore più grande guarendomi dall’ignoranza dell’anima che dà malattia al corpo.
Platone, Ippia Minore, 372 e – 373 a.
Anima (6)
Come l’Anima per mezzo dell’integrazione apporta Eros alla coscienza, così l’Animus apporta Logos; e come l’Anima presta alla coscienza maschile relazione e connessione, così l’Animus presta alla coscienza femminile riflessività, ponderatezza e conoscenza… l’archetipo affascina la coscienza, la cultura, come per ipnosi… per illustrare a quale ordine di grandezza appartengono le proiezioni dell’Animus e dell’Anima e quali sforzi morali e intellettuali occorrono per dissolverle. Ma i contenuti dell’Animus e dell’Anima sono ben lungi dall’essere tutti proiettati. Molti di essi appaiono spontaneamente nei sogni e in numero ancora maggiore possono essere resi coscienti mediante la cosiddetta immaginazione collettiva…
Carl Gustav Jung, Aion, Bollati Boringhieri, I ed. 1982 – II ed. 1997, pagg. 16, 19.
Anima (7)
Pensiero, opinione e apparenza, è ormai chiaro che tutte queste cose ci ascono dall’anima, sia vere, sia false.
Platone, Sofista, 263 d, in Breviario di Platone, a cura di Claudio Marcellino, Rusconi, 1995, pag. 141.
Anima (8)
… il male appare piuttosto come alterazione, distorsione, deformazione, erronea interpretazione e indebita applicazione di fatti in sé naturali. Queste alterazioni caricature appaiono ormai come effetti specifici di Animus e Anima, e questi come autori e causatori de male. Ma non ci si può fermare a questa contatazione, poiché risulta che tutti gli archetipi sviluppano di per sé effetti favorevoli e sfavorevoli, chiari e oscuri, bravi e cattivi.
Carl Gustav Jung, Aion, Bollati Boringhieri, I ed. 1982 – II ed. 1997, pagg. 251-252.
Anima (9)
L’Anima si dimostra un fattore indipendente dagli eventi nei quali siamo immersi. Non posso identificarla con nessuna cosa, ma non posso neppure afferrarla da sola, isolata dalle altre cose, forse perché è simile ad un riflesso in uno specchio fluido, o alla luna che trasmette soltanto luce non sua… Ma è proprio l’intervento di questa peculiare e paradossale variabile che dà all’individuo il senso di avere o di essere un’anima.
James Hillman, citato da Francesco Donfrancesco, Nello specchio di Psiche, Moretti&Vitali, 1996, pag. 65.
Anima (10)
L’Anima, la mediatrice tra coscienza e inconscio, personifica i nostri contenuti psichici inconsci, li rende visibili in un altro essere umano, e così permette alla nostra coscienza di recepirli.
Patrizia Lorenzi, Nel segno della lontananza, in Anima, Moretti&Vitali, 2000, pag. 54.
Anima (11)
Ogni impulso, ogni desiderio e il principio vitale di ogni cosa vivente appartengono all’anima… Nell’anima degli uomini vi sono dei falsi piaceri che imitano quelli veri fino al ridicolo; e così pure dei dolori.
Platone, Filebo, 35 d, 40 e, in Breviario di Platone, a cura di Claudio Marcellino, Rusconi, 1995, pagg. 141-142.
Anima (12)
Nell’anima di chi è lontano dal Bene le opinioni sono in lotta con i desideri, la generosità con i piaceri, la ragione con i dolori e l’insieme di queste cose si combattono tra loro. Dunque diremo per il Bene se chiameremo la cattiveria (che è presente) nell’anima dissidio (e quindi) malattia.
Platone, Il Sofista, 228 b.
Anima (13)
Si può definire l’Anima anche (come) immago o archetipo o sedimentazione di tutte le esperienze che l’uomo fa della donna. Per questo l’immagine dell’Anima viene di consuetudine proiettata sulla donna.
Carl Gustav Jung, commento al Segreto del Fiore d’oro, in Studi sull’alchimia, Introduzione di Luigi Aurigemma, Bollati Boringhieri, I ed. 1988; II ed. 1997, pag. 49.
Anima (14)
L’Anima dà forma al corpo, pur essendo di per sé incorporea e dunque non localizzabile in un organo, cellula o gene, così come la forma del calzino non è localizzabile nella lana. A causa della sua incorporeità, “la bellezza dell’anima è più difficile da vedere della bellezza del corpo”.
Aristotele, citato da James Hillman, La forza del carattere, Adelphi, 2000, pag. 44.
Anima (15)
…considerare l’anima come un’intelligenza attiva, che conforma il destino di ciascuna persona e ne traccia la trama, è un’idea utile. I traduttori del greco antico rendono a volte con “trama” la parola mythos. Le trame che ingarbugliano la nostra anima e fanno uscire allo scoperto il nostro carattere sono i grandi miti.
James Hillman, La forza del carattere, Adelphi, 2000, pag. 45.
Anima (16)
L’anima, purificata, diventa una forma, una ragione, si fa tutta incorporea, intellettuale ed appartiene interamente al divino, ov’è la fonte della bellezza e donde ci vengono tutte le cose dello stesso genere.
Plotino, Breviario di Plotino, a cura di Claudio Marcellino, Rusconi, 1995, pag. 29.
Anima (17)
La chiave che dà accesso al perfezionamento dell’anima è l’assioma delle vite successive.
Ostad Elhai, Pensieri di luce, traduzione di Mario Luzi, Mondadori, pensiero n. 91.
Anima (18)
CICADA: Dunque il corpo non è luogo de l’Anima?
TANSILLO: … Il corpo dunque è ne l’Anima, l’Anima nella mente, la mente o è Dio, o è in Dio, come disse Plotino.
Giordano Bruno, De gli eroici furori, Parigi 1585, in Dialoghi filosofici italiani, a cura di Michele Ciliberto, Mondatori, 2000, pag. 813.
Anima (19)
[25] Ma queste loro azioni – disse Ermete… – non sfuggivano al Signore di tutto e dio, anzi egli cercava una pena e una catena penosa da sopportare per loro. Ed ecco, al Signore e padrone di tutto parve bene fabbricare l’organismo dell’uomo, perché la stirpe dell’anima venisse punita per sempre, imprigionata dentro di esso.
Ermete Trismegisto, La pupilla del mondo, a cura di Chiara Poltronieri, Letteratura Universale Marsilio, 1994, pag. 49.
Anima (20)
La ricerca spirituale nel corso dei tempi, secondo le due vie indicate rispettivamente da Parmenide e da Platone. La prima si affida alla Ragione, la seconda all’Eros. in apparenza contraddittorie, convergono invece in una prospettiva escatologica di spiritualizzazione cosmica e di ricongiunzione del molteplice nell’Uno originario.
Giorgio Straniero, Dalla terra all’anima, Marsilio, Venezia 2000, pag. 168.
Anima (21)
L’anima è certamente più complessa e inaccessibile del corpo: rappresenta, per così dire, quella metà del mondo che perviene all’esistenza solo quando ne diveniamo coscienti. Per questa ragione la psiche costituisce un problema non solo personale ma universale e la psichiatria ha a che fare con un intero mondo.
Carl Gustav Jung, Ricordi, sogni, riflessioni, a cura di Anela Jaffé, Rizzoli, Bur-Saggi, 1998, pag. 171.
Anima (22)
… le ambiguità dell’anima – messaggera dell’inconscio – possono letteralmente annientare un uomo. Alla resa dei conti il fattore decisivo è sempre la coscienza, che è capace di intendere le manifestazioni dell’inconscio e di prendere posizione di fronte ad esse. Ma l’anima ha anche un aspetto positivo. È lei che comunica le immagini dell’inconscio alla coscienza, e in ciò sta il suo pregio. Per decenni mi sono sempre rivolto all'”anima” quando ho sentito che il mio comportamento emotivo era turbato e inquieto. Allora voleva dire che c’era qualcosa nell’inconscio e quindi chiedevo all'”anima”: “Che c’è di nuovo adesso? Che cosa vedi? Vorrei saperlo!”. Dopo qualche resistenza, regolarmente produceva un’immagine, e non appena questa compariva, il senso di inquietudine o di oppressione svaniva. Tutta l’energia delle mie emozioni si tramutava in curiosità e interesse per l’immagine, quindi ne parlavo con l'”anima”, poiché dovevo cercare di intendere l’immagine come meglio potevo, proprio come i sogni.
Carl Gustav Jung, Ricordi, sogni, riflessioni, a cura di Anela Jaffé, Rizzoli, Bur-Saggi, 1998, pagg. 230-231.
Anima (23)
I confini dell’Anima, nel tuo andare, non potrai scoprirli, neppure se percorrerai tutte le strade: così profonda è l’espressione che le appartiene.
Eraclito, in Giorgio Colli, La sapienza greca, vol. III, 14 [A 55], Adelphi, 1980, pag. 63.
Anima (24)
Le anime annusano giù verso l’Ade.
Eraclito, in Giorgio Colli, La sapienza greca, vol. III, 14 [A 47], Adelphi, 1980, pag. 57.
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